La Corea del Nord nel 2025: cosa sappiamo e cosa testimoniano i cittadini emigrati

Chaibi Safaa   Finazzi Beatrice 

La storia della Corea 

Origini

Le origini della guerra di Corea risalgono agli sviluppi finali della Seconda Guerra Mondiale. La penisola coreana, occupata dal Giappone fin dal 1910, fu liberata nel 1945 dall'intervento congiunto dell'Unione Sovietica e degli Stati Uniti. I sovietici avanzarono da nord, mentre gli americani giunsero da sud, incontrandosi nei pressi del 38° parallelo, che divenne una linea di separazione tra le rispettive zone di influenza.  

I capi di Stato delle due potenze, Josif Stalin e Harry Truman, si accordarono per mantenere temporaneamente questa divisione, con l'intento di riunificare in futuro la Corea in uno Stato neutrale, equidistante dai due blocchi. Tuttavia, lo scoppio della Guerra Fredda rese impossibile questa prospettiva. Nel 1948, infatti, nacquero due Stati distinti: a nord la Repubblica Popolare Democratica di Corea, con un governo comunista guidato da Kim Il-Sung (nonno dell'attuale leader Kim Jong-Un) e capitale Pyongyang; a sud la Repubblica di Corea, alleata degli Stati Uniti, con capitale Seul e presieduta dal dittatore Syngman Rhee. Le truppe sovietiche e americane si ritirarono, ma le tensioni tra i due governi coreani erano già altissime.

Nel 1949 due eventi influenzarono in modo decisivo la situazione: la vittoria della rivoluzione comunista in Cina, guidata da Mao Zedong, e il primo test atomico dell'Unione Sovietica, che pose fine al monopolio nucleare americano. In questo nuovo contesto internazionale, Kim Il-Sung ritenne che fosse giunto il momento di riunificare la Corea sotto il suo potere.

La tensione cresce

Kim il 25 giugno 1950 ordinò l'invasione della Corea del Sud. Stalin era inizialmente contrario all'operazione, temendo una reazione americana, mentre Mao si dichiarò pronto a sostenere Kim. L'esercito nordcoreano avanzò rapidamente, conquistando Seul e gran parte del territorio sudcoreano.

Gli Stati Uniti decisero di intervenire, temendo l'espansione del comunismo in Asia orientale. Sotto tutela dell'ONU e con il sostegno di altri Paesi, organizzarono una coalizione militare guidata dal generale Douglas MacArthur, uno dei protagonisti della vittoria sul Giappone nella Seconda Guerra Mondiale. MacArthur, tuttavia, si dimostrò poco propenso a rispettare i limiti imposti dall'ONU e gli ordini del presidente Truman.

La controffensiva delle truppe alleate, sotto la guida di MacArthur, respinse i nordcoreani oltre il 38° parallelo, occupando quasi l'intera Corea del Nord. La sconfitta di Kim Il-Sung sembrava imminente, ma nell'ottobre del 1950 la Cina entrò in guerra con un esercito di circa 300.000 uomini, cogliendo di sorpresa gli americani e i sudcoreani.

L'intervento cinese e la rimozione di MacArthur 

Douglas MacArthur
Douglas MacArthur

L'Unione Sovietica, invece, offrì un supporto più contenuto, limitandosi a fornire armi, consiglieri militari e alcuni piloti. La controffensiva cinese costrinse gli alleati a ritirarsi e ad abbandonare nuovamente Seul, che però fu riconquistata il 14 marzo 1951. Da quel momento, il fronte si stabilizzò attorno alla linea del 38° parallelo.

La situazione rimaneva tesa e incerta. MacArthur propose di estendere la guerra alla Cina, ma il presidente Truman, contrario ad avanzare nel conflitto e in contrasto con il generale, decise di rimuoverlo dal comando, affidando la guida al generale Matthew Ridgway.

La stabilizzazione del fronte e l'armistizio 

Dalla primavera del 1951, il conflitto si trasformò in una snervante guerra di posizione. Le grandi avanzate dei primi mesi lasciarono spazio a scontri continui ma localizzati nei pressi del 38° parallelo.

La guerra si rivelò estremamente costosa, sia dal punto di vista economico che umano, causando immense sofferenze alla popolazione coreana.

Già nel 1951 iniziarono per un armistizio, che però subirono numerose interruzioni. Solo il 27 luglio 1953 si giunse finalmente a un accordo.

Nella cittadina di Panmujeon, situata lungo il confine, i due schieramenti concordarono la cessazione delle ostilità e il mantenimento di una linea di confine nei pressi del 38° parallelo.

La guerra di Corea era ufficialmente finita, ma l'armistizio non stabilì una vera pace né prevedeva l'avvio di normali relazioni diplomatiche tra i due Stati. Da allora, il confine è rimasto immutato.

L'armistizio delle due Coree
L'armistizio delle due Coree

Conseguenze 

A pagare il prezzo più alto furono i civili: il bilancio delle vittime è incerto, ma si stima che circa 2.500.000 coreani, sia del Nord che del Sud, persero la vita.

Entrambi gli schieramenti si macchiarono di gravi crimini di guerra. Tra i peggiori, il massacro di decine di migliaia di sospetti comunisti da parte delle autorità sudcoreane nell'estate del 1950: le stime variano tra 60.000 e 200.000 vittime.

Corea del sud
Corea del sud

Dopo il conflitto 

In Corea del Nord si consolidò una dittatura totalitaria sotto la famiglia Kim. Kim Il-Sung, morto nel 1994, succedette il figlio Kim Jong-Il, seguito nel 2011 dall'attuale leader Kim Jong-Un. Il regime nordcoreano si basa su una filosofia chiamata Juche, che promuove l'autosufficienza, la militarizzazione estrema e l'isolamento dal resto del mondo, più che sul socialismo tradizionale.

La Corea del Sud, invece, rimase legata agli Stati Uniti ed è stata a lungo governata da regimi autoritari. Negli ultimi decenni, però, ha sviluppato una democrazia liberale e una solida economia, particolarmente avanzata nel settore tecnologico.

Attualmente le relazioni tra le due Coree hanno alternato momenti di forte tensione a fasi di dialogo e cooperazione, con accordi simbolici e iniziative comuni, come la partecipazione congiunta a eventi sportivi. L'idea della riunificazione non è mai scomparsa, ma oggi sembra un obiettivo ancora lontano


SITOGRAFIA PER I CONTENUTI

Ultima consultazione 07/05/25 :

https://www.focus.it/cultura/storia/storia-della-corea-del-nord-e-della-corea-del-sud

https://www.geopop.it/la-guerra-di-corea-in-breve-perche-il-38-parallelo-divide-corea-del-nord-e-del-sud/

https://www.treccani.it/enciclopedia/repubblica-di-corea_res-9674cbf9-fa28-11e4-9760-00271042e8d9_(Atlante-Geopolitico)/

Foto: consultazione 07/05/2025

https://www.fattiperlastoria.it/wp-content/uploads/2024/01/Guerra-di-Corea.jpg

https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2022/10/iStock-1387797011-1.jpg?im=AspectCrop=(16,9);Resize,width=570;

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d9/KIM_FAMILY.png

https://www.lasecondaguerramondiale.org/wp-content/uploads/2015/12/a8d0dd35ac3aeaea0c447d40f598ed01.jpg

https://hyangaksoul.com/wp-content/uploads/2021/04/jeju-uprising-5b3ec06c-08d0-49d4-a8fc-24384dc27af-resize-750.jpeg

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e8/Jeju_Massacre.jpg

https://content.storicang.it/medio/2024/07/19/i-delegati-firmano-laccordo-il-27-luglio-1953_fc5be85d_240719153812_800x359.jpg


La storia della Corea è a cura di Finazzi Beatrice

LA SITUAZIONE DELLA COREA DEL NORD NEL 2025  

Nel 2025, la Corea del Nord rimane uno dei paesi più isolati al mondo, con informazioni limitate che filtrano oltre i suoi confini. Tuttavia, attraverso testimonianze di disertori e rapporti di organizzazioni internazionali, è possibile delineare un quadro della situazione attuale nel paese.

APERTURA LIMITATA AL TURISMO

Dopo cinque anni di chiusura a causa della pandemia di COVID-19, la Corea del Nord ha riaperto parzialmente le sue frontiere al turismo straniero nel febbraio 2025. L'accesso è attualmente limitato alla città di Rason, situata vicino ai confini con Russia e Cina. I primi visitatori sono stati delegazioni di agenzie turistiche, come riportato da Rowan Beard, co-fondatore di Young Pioneer Tours. Prima della pandemia, nel 2019, il turismo rappresentava una fonte significativa di entrate per il paese, con circa 300.000 visitatori, principalmente cinesi. Nonostante la riapertura, le misure sanitarie restano rigorose e sono stati osservati cambiamenti politici, come la diminuzione dei riferimenti alla riunificazione con la Corea del Sud. 

 LE CONDIZIONI DI VITA E I DIRITTI UMANI

Le testimonianze dei disertori dipingono un quadro cupo delle condizioni di vita in Corea del Nord. La fame e la malnutrizione sono problemi persistenti. I cittadini possono ottenere cibo attraverso piccoli mercati legali o illegali e tramite razioni governative. Nel gennaio 2017, il governo ha distribuito 400 grammi di cibo al giorno per persona, al di sotto dei 600 grammi raccomandati dalle Nazioni Unite. Eventi climatici come alluvioni e siccità aggravano la situazione alimentare. Durante la carestia degli anni '90, nota come "Ardua Marcia", circa un milione di persone sono morte di fame. I bambini sono particolarmente vulnerabili, con un tasso di mortalità infantile dieci volte superiore a quello della Corea del Sud.

La libertà religiosa è praticamente inesistente. I cristiani, se scoperti, rischiano l'esecuzione immediata o la deportazione in campi di lavoro forzato, dove le condizioni sono estremamente dure. Anche i familiari dei credenti possono essere arrestati, indipendentemente dalla loro fede. Le riunioni per il culto o la preghiera sono proibite, e persino pregare in segreto comporta grandi rischi a causa della presenza di informatori governativi. 

LE CONDIZIONI DI VITA DEI PRIGIONIERI IN CARCERE 

Il rapporto afferma che circa 200.000 prigionieri sono detenuti in condizioni molto gravi in sei campi di prigionia politica, tra cui il noto campo di Yodok, senza alcun controllo esterno. Oltre a questi, ci sono migliaia di altri prigionieri in almeno 180 altre strutture. La maggior parte di queste persone è incarcerata senza un processo giusto o dopo processi ingiusti, spesso basati su confessioni ottenute con la forza. I detenuti subiscono frequentemente torture e maltrattamenti, e sono costretti a lavorare in condizioni pericolose. Le gravi carenze di cibo, igiene e assistenza sanitaria portano a un alto tasso di malattie e decessi, sia durante la detenzione che subito dopo il rilascio. Nonostante ciò, Amnesty International segnala che il governo nega l'esistenza di questi campi di prigionia politica.

Per quanto riguarda la pena di morte, il rapporto sottolinea che il Relatore speciale delle Nazioni Unite per le esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, ha scritto al governo nordcoreano riguardo a 37 esecuzioni segnalate per reati finanziari, avvenute tra il 2007 e il 2010, nonostante non fosse stata autorizzata una sua missione nel paese. 

Corea del Nord: i metodi da Auschwitz contro i cristiani 

TESTIMONIANZE DI UN ATTIVISTA PER I DIRITTI UMANI CHE È RIUSCITO A SCAPPARE DALLA COREA DEL NORD 

LINK:httpsww.geopop.it/come-si-fugge-dalla-corea-del-nord-lintervista-esclusiva-a-un-uomo-che-ci-e-riuscito/://w

Se nasci in Corea del Nord, non puoi decidere liberamente di lasciare il Paese o viaggiare all'estero. Questo perché la Corea del Nord è uno dei Paesi più chiusi e isolati del mondo. È guidata da una dittatura molto rigida, attualmente sotto il controllo di Kim Jong-un, e prima di lui da suo padre e suo nonno.Per capire davvero com'è la vita lì, quali sono le regole da seguire ogni giorno e cosa significa provare a scappare, abbiamo parlato con una persona che ce l'ha fatta: si chiama Timothy Cho. Ha 35 anni, è un attivista per i diritti umani e oggi vive nel Regno Unito. Timothy è riuscito a fuggire dalla Corea del Nord non una, ma due volte. La sua storia ci aiuta a capire quanto sia difficile e rischioso riuscire a scappare da un Paese dove tutto è controllato dal governo.

LA MIA OPINIONE PERSONALE DOPO AVER VISIONATO L'INTERVISTA

La situazione in Corea del Nord è terribile e difficile da comprendere per chi vive in una democrazia. La testimonianza di Timothy Cho ci mostra quanto sia opprimente la vita in un paese dove non esistono libertà personali. Le persone non possono viaggiare, non hanno un passaporto e ogni loro spostamento deve essere autorizzato dal governo. Vivono in un continuo stato di sorveglianza, dove chiunque può essere denunciato e punito severamente, anche con la morte o la prigione. Chi cerca di fuggire non solo rischia la vita, ma mette in pericolo anche la sua famiglia, che verrà marchiata come "traditrice" per generazioni.

Inoltre, l'informazione è totalmente controllata. La gente non ha accesso a internet, notizie dal resto del mondo o a qualsiasi altro punto di vista che non sia quello del governo. L'indottrinamento è totale: a scuola, al lavoro, ovunque, si è costretti a venerare la famiglia Kim come dei veri e propri dei, come se il paese intero fosse una gigantesca prigione psicologica.

Quello che è ancora più scioccante è che la gente non può nemmeno scegliere liberamente come vestirsi o pettinarsi, ogni aspetto della loro vita è controllato. Questo tipo di regime distrugge ogni possibilità di espressione individuale, creando una società di automi che non possono nemmeno pensare di cambiare la loro condizione.

La cosa che mi colpisce di più è l'incredibile ingiustizia di tutto ciò. Nessuno dovrebbe vivere in un luogo dove ogni libertà è negata, dove le persone non possono nemmeno sognare di cambiare la loro vita. La Corea del Nord rappresenta un esempio estremo di quanto può essere dannoso un regime totalitario, dove ogni minimo segno di dissenso viene schiacciato con violenza. È fondamentale che la comunità internazionale non faccia finta di niente e continui a lottare per i diritti di queste persone, perché la libertà di pensiero, di movimento e di scelta è un diritto che appartiene a ogni essere umano.Il link che hai fornito rimanda alla sezione del sito Viaggiare Sicuri, gestito dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano, che fornisce informazioni e avvisi relativi alla sicurezza dei viaggi in vari paesi, compresa la Corea del Nord (PRK). In questa sezione, puoi trovare informazioni cruciali per la sicurezza dei viaggiatori, come rischi politici, sociali, sanitari e legali, così come eventuali situazioni di emergenza o conflitto.


LIBERTÀ DI ESPRESSIONE E CENSURA 

 Amnesty International ha pubblicato un rapporto che denuncia come il governo della Corea del Nord stia controllando in modo sempre più rigido le comunicazioni dei cittadini, specialmente l'uso dei telefoni cellulari. Da quando Kim Jong-Un è salito al potere nel 2011, la repressione è aumentata: le autorità usano tecnologie avanzate per bloccare le comunicazioni con l'estero, come disturbatori di segnale e sistemi di sorveglianza.

La maggior parte dei nord-coreani non può accedere a Internet né fare telefonate internazionali. Solo pochi privilegiati e stranieri hanno questo diritto. Il regime fa tutto ciò per isolare la popolazione e impedirle di conoscere cosa accade fuori dal Paese. Chi cerca di contattare i familiari all'estero usando telefoni cinesi, spesso nella zona di confine con la Cina, rischia pesanti punizioni, come la prigione o il lavoro forzato. Alcuni riescono comunque a fare queste chiamate tramite intermediari, ma devono affrontare alti costi e il pericolo di essere scoperti. Amnesty chiede al governo nord-coreano di fermare questa censura, permettendo la libertà di comunicazione, l'uso di Internet e delle reti telefoniche internazionali. Il rapporto evidenzia come il controllo delle comunicazioni serva al regime per nascondere le violazioni dei diritti umani e impedire alla gente di sapere la verità. 

Perché è meglio evitare la Corea del Nord come meta turistica:  

  • Rischi politici e legali:
    • La Corea del Nord è un regime autoritario con severe leggi sulla libertà di espressione e azioni politiche. I viaggiatori possono trovarsi in difficoltà legali per comportamenti che in altri paesi sarebbero considerati normali. Criticare il governo o partecipare a manifestazioni può comportare gravi conseguenze legali, inclusa la detenzione.
    • La sorveglianza della popolazione è molto alta, e i turisti sono monitorati costantemente durante il loro soggiorno.
  • Restrizioni ai viaggiatori:
    • I turisti non possono viaggiare liberamente nel paese. Devono essere accompagnati da una guida ufficiale in ogni momento, e non è possibile esplorare liberamente senza l'approvazione del governo.
    • L'accesso a internet e a informazioni esterne è fortemente limitato, quindi la comunicazione con l'esterno potrebbe essere difficile.
  • Condizioni sanitarie e infrastrutturali:
    • La qualità dei servizi sanitari è molto bassa, e le strutture sanitarie sono insufficienti. In caso di emergenza medica, i viaggiatori potrebbero non ricevere le cure adeguate.
    • Inoltre, le infrastrutture di trasporto e di comunicazione sono limitate, il che può complicare la situazione in caso di incidenti o problemi durante il viaggio.
  • Sicurezza generale;
    • Le tensioni geopolitiche nella regione e le frequenti prove di missili da parte del governo nordcoreano possono aumentare i rischi di destabilizzazione.
    • Il rischio di conflitti armati, sebbene basso, non può essere escluso completamente, e ci sono stati precedenti incidenti con turisti in Corea del Nord.

Fonte: https://www.viaggiaresicuri.it/find-country/country/PRKNord.

SITOGRAFIA

SITOGRAFIA IMMAGINI DELLA SITUAZIONE DELLA COREA DEL NORD NEL 2025

https://www.repubblica.it/esteri/2022/06/06/news/missili_da_usaseul_in_risposta_lanci_corea_nord-352628611/

https://www.uccronline.it/2018/10/29/perche-kim-jong-un-teme-i-cristiani-non-puo-controllarli-obbediscono-ad-un-altro/

https://www.vita.it/onu-il-regime-in-corea-del-nord-e-come-il-nazismo/

https://www.globalist.it/world/2016/11/15/pena-di-morte-la-cina-ha-ammazzato-il-giovane-che-si-era-vendicato-per-amore/

https://ambberna.esteri.it/it/news/dall_ambasciata/2024/10/partita-di-calcio-young-boys-inter-stadio-wankdorf-berna-23-ottobre-2024-ore-21-00-informazioni-utili-per-i-tifosi-italiani/

https://nypost.com/2023/01/26/no-food-and-public-executions-one-womans-life-in-north-korea/

https://genevasummit.org/speakers/?event=2022

https://www.remocontro.it/2024/05/05/teneteci-da-conto-perche-la-liberta-dinformazione-in-italia-e-molto-malata/

https://iari.site/2023/06/24/corea-del-nord-diritti-umani-e-basi-internazionali/

SITOGRAFIA DEI CONTENUTI

https://koryogroup.com/blog/rason-travel-north-korea-faqs-2025?utm_source

https://time.com/4274666/arduous-march-north-korea-famine/?utm_source

https://www.tempi.it/corea-nord-prigioni-violazione-diritti-umani/

https://www.geopop.it/come-si-fugge-dalla-corea-del-nord-lintervista-esclusiva-a-un-uomo-che-ci-e-riuscito/

https://www.amnesty.it/impossibile-connettersi-la-corea-del-nord-rafforza-i-controlli-sulle-comunicazioni-con-il-mondo-esterno-devastando-le-vite-familiari/



La situazione della Corea nel 2025 è a cura di Chaibi Safaa 

© Vitale&Arvi's services. Tutti i diritti riservati.
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia